Le aree protette della Calabria

aree protette calabriaLa Calabria è una terra dalla vegetazione aspra e selvaggia, sita a pochi chilometri dal mare, con rigogliosi boschi di montagna, che coprono una superficie tra le più estese d’Italia, con specie arboree di pregio, come il pino loricato e quello silano.

Aree con imponenti pareti rocciose, splendide radure, corsi d’acqua colmi di vegetazione e ben 800 km di coste, preservati nei 3 meravigliosi Parchi nazionali, dell’Aspromonte, della Sila e del Pollino (a cavallo con la Basilicata), oltre a numerose riserve naturali statali, all’area marina protetta di Isola di Capo Rizzuto ed a numerose piccole aree di pregio naturale, in attesa di riconoscimento.
Zon protette che superano il 13% della superficie della regione, ove nell’ambito del Progetto Rete Natura 2000, sono stati proposti 171 Siti di importanza comunitaria e 4 Zone di protezione speciale. Andiamo a conoscerne alcune:

  • l’Oasi Naturalistica di Ariamacina: tra le aree protette minori della regione, istituita sull’omonimo lago nell’anno 2002 da Legambiente, è tra le poche riserve naturali della regione, attrezzata per il bird watching;
  • l’Oasi Naturalistica del Lago Angitola: di pregio per la posizione strategica e per la presenza di paludi nella regione, il lago di Angitola rappresenta una delle aree protette più importanti della Calabria. Istituita dal WWF nel 1975 è dichiarata infatti, zona umida di importanza internazionale;
  • il Parco Nazionale dell’Aspromonte: tra le riserve ed aree protette più selvagge e remote d’Italia, fu istituito nel 1994 per proteggere 74.000 ettari di boschi, tra i più affascinanti e misteriosi della regione;
  • il Parco Nazionale del Pollino: con una superficie di 192.000 ettari, è il più grande parco naturale d’Italia, che si estende tra le province della Basilicata, di Potenza e Matera, di Cosenza in Calabria, e tra due massicci montuosi contigui;
  • il Parco Nazionale della Sila: tra le aree protette più remote d’Italia, fu creato nel 1997, inglobando al vecchio Parco Nazionale della Calabria, alcune riserve naturali della Sila Greca;
  • il Parco Regionale delle Serre: tra le zone protette più famose per il ruolo ecologico, protegge una vasta area dell’omonima catena montuosa, e fa da collegamento ecologico tra i monti della Sila e dell’Aspromonte;
  • la Riserva Naturale Biogenetica del Fallistro: composta da più di 50 pini larici dalle enormi dimensioni, è tra le riserve naturali più piccole d’Italia, con 6 ettari di foresta primigenia della Sila, datati 1.620-1.650;
  • la Riserva Naturale Biogenetica Gole del Raganello: tra le aree protette più spettacolari e aspre della regione, presenta un profondo canyon scavato dall’omonimo torrente, nel massiccio del Pollino, con ripidi versanti e spaventosi strapiombi;
  • la Riserva Naturale Biogenetica di Marchesale: estesa nell’alta valle del fiume Mesima, tra le Serre di Vibo Valentia, è tra le poche aree protette della catena montuosa, che fa da unione naturale tra la Sila e l’Aspromonte;
  • la Riserva Naturale Biogenetica di Poverella: compresa tra i 1.320 e i 650 m di quota, protegge una magnifica foresta di pino laricio, custodito in gran parte nel Parco Nazionale della Sila. E’ tra le aree protette più fitte della Calabria;
  • la Riserva Naturale Marina di Capo Rizzuto: tra le riserve marine più importanti della regione, si estende per 13.000 ettari lungo 36 km della Costa dei saraceni, a sud di Crotone;
  • la Riserva Naturale Statale del Gariglione: tra le riserve naturali più alte in quota e tra le aree protette più cupe della Sila, si estende per 450 ettari, tra i 1.500 ed i 1.750 metri di altitudine, nel Parco Nazionale della Sila;
  • la Riserva Naturale Statale di Gallopane: fondata nel 1977, fu la prima riserva naturale della Sila. Inserita nel Parco Nazionale della Sila, vanta una superficie di 200 ettari a protezione dell’omonimo bosco secolare;
  • la Riserva Naturale Statale Valle del Lao: tra le zone protette più remote e isolate d’Italia, si estende nell’alta valle del fiume Lao, tra le sponde dei monti dell’Orsomarso e quelli del Pollino, ove sono stati fatti ritrovamenti preistorici di pregio;
  • la Riserva Naturale Statale Valle dell’Argentino: la più nota tra le aree protette della regione, si estende sul corso del torrente Argentino, tra i 200 e 1.200 metri di quota, tra costoni impervi e ripidi versanti.