L’Islanda insolita: la vacanza per chi si è stancato delle solite mete

Si fa presto a dire viaggio. I viaggiatori non sono quelli che accettano passivamente qualsiasi tipo di dritta o che seguono le mode, ma sono persone che cercano la loro strada, il loro percorso, anche cogliendo l’occasione di una vacanza. Per chi si è stancato delle solite mete turistiche, fatte di pacchetti pre-organizzati e paesaggi sempre uguali, c’è una direzione e va verso Nord: l’Islanda. Ancora lontana dal turismo di massa (a causa anche dei suoi costi, non propriamente accessibili), questa isola vicina al Circolo Polare Artico riserva grandi sorprese in termini di esperienze. A meno che non vogliate trascorrere la vostra prossima vacanza in Italia, ecco qualche itinerario insolito per i più avventurosi e per chi è sempre a caccia di emozioni.

Verso Nord: direzione Askja, per immergersi in un paesaggio lunare

Per questo tipo di meta occorre scegliere un periodo dell’anno che non sia troppo rigido per il clima islandese, quindi l’estate è l’ideale. Certo, giugno, luglio e agosto sono anche i mesi scelti dai più per visitare l’Islanda, ma il Nord dell’isola resta ancora pressoché inesplorato. È il caso di Askja, uno stratovulcano posto nel ghiacciaio di Vatnajökull, dal paesaggio molto vicino a quello lunare per caratteristiche, tanto che gli astronauti Armstrong e Aldrin scelsero questo luogo per prepararsi fisicamente prima della missione Apollo 11. Arrivarci non è facile: serve molto spirito di avventura, un’auto 4×4, diverse ore di viaggio, soprattutto se si parte dalla capitale, e resistenza fisica, tutti aspetti che non mancano al vero viaggiatore. Occorre anche essere attrezzati per il trekking, visto che per raggiungere il cratere del vulcano servono circa 30 minuti di scalata nella neve. Ma ne vale la pena: lo spettacolo che si presenterà all’orizzonte lo si ricorderà per tutta la vita.

Verso Sud: da provare il Laugavegur Trail

Non si sceglie l’Islanda se non si è appassionati di trekking o non si ha in sé l’animo dell’esploratore. I migliori itinerari d’Islanda che si allontanano dalle solite mete, prevedono perciò una dose di avventura. Il Laugavegur Trail, ad esempio, è uno dei percorsi più interessanti al mondo, dal punto di vista naturalistico. Lungo 55 km, “Il sentiero delle calde sorgenti” si trova a sud dell’isola e parte proprio dalle sorgenti termali di Landmannalaugar. Camminare lungo questo cammino consentirà di osservare colate laviche, ruscelli, geyser, ghiacciai e natura incontaminata. Il percorso offre anche la possibilità di fermarsi in cinque caratteristici rifugi, che consentono di rifocillarsi o sostare per la notte. Gli amanti dei laghi e della fotografia qui non dovranno farsi sfuggire la riserva di Fjallabak, una vera meraviglia naturalistica.

Per l’Aurora Boreale occorre partire d’inverno e stare lontani dalle città

Trovarsi ad ammirare lo spettacolo dell’Aurora Boreale non è affatto un’esperienza comune né facile da realizzare, perché si tratta di un evento alquanto imprevedibile, perfino in Islanda. In estate, poi, diventa un miraggio, viste le ore di luce nettamente superiori a quelle invernali. Nella stagione più fredda, infatti, la luce è visibile per sole quattro ore al giorno, facendo aumentare la probabilità di imbattersi in questo spettacolo della natura. Chi è stanco delle solite proposte da tour operator non dovrà far altro, allora, che “andare a caccia” di Aurore Boreali. Un consiglio, per raggiungere questo obiettivo, è quello di stare lontani dai centri urbani: le luci delle abitazioni e dei lampioni e delle insegne luminose, infatti, rendono meno percettivo e magico l’avvistamento di questo fenomeno naturale. Le “Northern lights”, infine, appaiono soprattutto nei cieli sereni: prima di partire, perciò, assicuratevi che le previsioni meteo predicano bel tempo. Un’idea potrebbe essere quella di noleggiare un camper. In questo modo si potrà essere indipendenti nel viaggio e nell’alloggio, spingersi nel luoghi più tranquilli, lontani dagli itinerari organizzati dalle agenzie, e rendere più probabile l’avvistamento di un’Aurora Boreale, stando al caldo e, perché no, magari preparandosi da mangiare.