Lavorare come bagnini in estate: prospettive e guadagni

Nella stagione estiva, in ambito turistico, quella del bagnino è senza dubbio una delle figure professionali più richieste, anche per i guadagni che si possono ottenere.

Lavorare come bagnino al mare o in una piscina è la stessa cosa? La risposta è negativa, eppure in molti casi chi si iscrive a un corso per assistente bagnanti non conosce in maniera precisa la differenza tra le due opzioni. Eppure stiamo parlando di ruoli molto diversi, non solo in relazione alle aree di competenza, ma anche dal punto di vista della didattica. A chiarirci le differenze tra le due figure saranno gli istruttori di Life Academy esperti di corsi per bagnini.

Per quel che riguarda il percorso di formazione, per esempio, ci sono delle aree in comune, quali la legislazione che norma lo svolgimento dell’attività professionale e il primo soccorso; tuttavia l’iter da seguire per ottenere il brevetto è diverso, in quanto sono coinvolte aree di competenza differenti. Per i corsi di assistente bagnanti mare, per esempio, è prevista una parte di meteorologia e voga che manca nei corsi di assistente bagnanti piscina, dove però si affronta il tema dell’estricazione del traumatizzato in acqua.

Assistenti bagnanti in piscina e al mare: le aree di competenza

Nel caso in cui si prenda parte a un corso piscina, la sorveglianza risulta limitata alle piscine; ciò vuol dire che non è possibile lavorare

Diverso è, invece, il discorso per gli assistenti bagnanti mare, che hanno la possibilità di lavorare dappertutto. Nel caso in cui un assistente bagnanti mare sia presente su una imbarcazione su un fiume o in un lago, può salire a bordo anche un assistente bagnanti piscina per offrire il proprio supporto in manovre di soccorso: è comunque l’eccezione e non la regola. Inoltre, anche se esiste una sola abilitazione per le acque interne, i laghi sono molto più simili al mare di quanto non lo siano i fiumi. Ecco perché se si ha intenzione di dedicarsi al soccorso in acqua viva conviene non limitarsi a seguire un corso di assistente bagnanti, ma scegliere anche un corso di formazione dedicato al soccorso fluviale, la cui competenza spetta ai vigili del fuoco.

Quanto guadagna un assistente bagnanti

In vista di ogni stagione estiva gli stabilimenti balneari e le piscine si mettono alla ricerca di bagnini, non sempre riuscendo a soddisfare le proprie esigenze in tal senso: il che dimostra come la figura dell’assistente bagnanti sia molto richiesta. In più, la crisi del lavoro stagionale in vigore da alcuni anni coinvolge anche gli addetti al salvamento. In base al livello di esperienza, un bagnino può guadagnare da un minimo di 1.800 euro a un massimo di 3.000 euro. Tuttavia si tratta di un mestiere che presuppone un notevole investimento in termini di tempo. Va comunque detto che a volte, purtroppo, la proposta di stipendio che proviene dai gestori di villaggi, piscine e stabilimenti non è coerente con le mansioni previste e con l’orario di lavoro.

Il contratto di categoria

Esiste comunque il contratto di categoria del settore turismo a cui si può fare riferimento, e che permette di scongiurare il pericolo di essere sottopagati: esso offre tutte le informazioni utili per conoscere lo stipendio giusto. Insomma, stiamo parlando di un ruolo che merita una retribuzione adeguata. Il contratto indica differenti livelli di assistente bagnanti, per ognuno dei quali viene segnalata una retribuzione appropriata: il livello quinto è quello di assistente ai bagnanti, il livello quarto è quello di istruttore di nuoto con brevetto e il livello quinto è quello di capo assistente ai bagnanti. Vale la pena di citare anche il livello sesto, corrispondente a quello degli inservienti di capanna, di stabilimento o di cabina: una sorta di assistente alla clientela.

Lo stipendio giusto per gli assistenti bagnanti

Il contratto nazionale che l’orario di lavoro sia pari a 44 ore alla settimana, distribuite su sei giorni. La retribuzione minima è di 1.366 euro e 84 centesimi per il sesto livello, di 1.444 euro e 22 centesimi per il quinto livello, di 1.542 euro e 69 centesimi per il quarto livello e di 1.637 euro e 28 centesimi per il terzo livello, con riferimento agli stabilimenti balneari. Leggermente più elevati (ma si parla di pochi euro al mese) sono gli stipendi per chi lavora negli alberghi, nei villaggi e nei campeggi. Quelle indicate sono le cifre lorde, il che vuol dire che il guadagno netto è più basso, dopo l’applicazione della tassazione relativa al lavoro dipendente. In linea di massima, quindi, la retribuzione media per un bagnino oscilla tra i 1.000 e i 1.500 euro: è vero che poi possono aggiungersi alcune voci accessorie, ma è innegabile che si tratti di uno stipendio non molto invitante per una figura professionale che ogni estate è sempre più richiesta nelle località di mare e in molti impianti sportivi con piscina.